Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Trento, sabato 14 gennaio 2006 Si allontana la prospettiva di dare vita ad una lista territoriale del centrosinistra autonomista alla Camera. Dopo i tentennamenti dei giorni scorsi legati alle incertezze della legge elettorale, il vertice di ieri dell’Unione allargato al Patt e alle Genziane ha preso atto che i Verdi presenteranno una lista autonoma. La decisione verrà ufficializzata nell’incontro di lunedì che vedrà presenti anche le forze politiche altoatesine. «Per quanto ci riguarda, allo stato attuale, il progetto di lista territoriale è finito» comunica il deputato Marco Boato al termine dell’incontro. «Mi sono speso in prima persona perché questa prospettiva venisse concretizzata, ma di fronte alla freddezza della Margherita e alle perplessità dei Ds non vedo margini» osserva l’esponente dei Verdi che ha riservato una stoccata anche al Patt: «Pretendere di fare una lista territoriale e poi chiedere che il sottoscritto si candidi altrove non può facilitare questo percorso». Boato sarà il capolista del sole che ride seguito probabilmente da Cristina Kury: i Verdi altoatesini indicheranno sei componenti su dieci della lista. Per Ugo Rossi, segretario del Patt (presente alla riunione anche il presidente Rudi Oss), «non ci sono motivi per cui non si dovrebbe proseguire sulla strada della lista territoriale anche se i Verdi non ci stanno. Arriviamo ugualmente al 20% dei consensi». In alternativa il Patt si dichiara disponibile anche a discutere sulla lista dell’Ulivo. In ogni caso un suo rappresentante (Giacomo Bezzi) sarà in lista. Sul progetto territoriale frena Giorgio Lunelli: «Noi continuiamo a sperare in una risposta affermativa della Svp. Se non sarà così valuteremo». Più semplice, a prima vista, la partita sul Senato. Ieri tutte le forze politiche (Margherita, Ds, Patt, Genziane, Verdi, Sdi-Radicali, Rifondazione, Pdci) si sono detti disponibili a presentare una lista dell’Unione allargata agli autonomisti. La condizione posta da quest’ultimi è che accetti anche la Svp. «Non era un passaggio scontato e quindi siamo soddisfatti per l’esito finale» conclude Lunelli. Sulla Camera qualche problema aggiuntivo lo potrebbe avere la Margherita. Ieri in un faccia a faccia tra i vertici trentini e altoatesini - da una parte Lunelli, Fravezzi e Robol, dall’altra Chiodi, Bressa e Bizzo - si è discusso di candidature. I bolzanini hanno ufficialmente avanzato la proposta di ricandidare il deputato Gianclaudio Bressa. I trentini sono rimasti abbottonati, ma è chiaro che la rivendicazione di Bressa contrasta con la possibile candidatura degli autonomisti. «Abbiamo spiegato che la nostra priorità è un accordo con le forze autonomiste. A livello nazionale prosegue il dibattito sul partito democratico e in sede locale abbiamo intenzione di avviare un progetto che abbia una sua specificità» spiega Vittorio Fravezzi. Nei prossimi giorni se ne riparlerà. |
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